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CIBUS 2022. Export ricetta per il futuro

CIBUS 2022. Export ricetta per il futuro

12 Maggio 2022

Un successo oltre le aspettative. La ventunesima edizione di CIBUS, la fiera internazionale dell’agroalimentare, pur contraddistinta dal difficile contesto della guerra in Ucraina e da una situazione pandemica ancora incerta, ha segnato il ritorno in presenza e ha coinvolto 60 mila operatori professionali, di cui 3 mila top buyer esteri e 3 mila imprese espositrici.

Organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, è stata inaugurata dal Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli. Il convegno di apertura ha affrontato il tema della responsabilità economica e sociale dell’agroalimentare italiano, e ha visto la partecipazione del Presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio.  

Il difficile contesto internazionale e i rincari sul costo dell’energia hanno evidenziato ancora una volta la solidità delle imprese a carattere familiare del nostro Paese. In particolare, si è proseguito nel lavoro di mantenimento della qualità dell’offerta e della sostenibilità dei prodotti.

“Abbiamo delle crescite importanti – sottolinea Vacondio – soprattutto negli USA e nei paesi emergenti. Se visitano CIBUS si rendono conto di che grandi siamo e di che prodotto proponiamo, non tanto in termini di soddisfazione e di compensazione alla fame, ma soprattutto di status e di bellezza. Non vorrei far torto a nessuno, ma insieme alla moda siamo in grado di dare un’immagine del Paese che è molto diversa da quella che qualche volta ci raccontiamo”.

Da parte di tutti gli operatori arriva la conferma che il settore agroalimentare made in Italy è la ricetta ideale non solo per la ristorazione, ma anche per il retail dove i prodotti italiani si stanno trasformando da nicchia di importazione a mainstream per i consumatori.

Un importante traguardo è stato raggiunto anche sul versante della lotta allo spreco alimentare. Insieme ad altre 150 aziende espositrici, Policom ha aderito all’iniziativa del Banco Alimentare CIBUS FOOD SAVING, che con i suoi volontari ha potuto raccogliere 19 tonnellate di prodotti alimentari. Come spiega il presidente del Banco Alimentare Giovanni Bruno, si tratta di “Alimenti preziosi, di grande valore economico e nutrizionale, che, grazie alla disponibilità di chi ha aderito sono stati destinati alle organizzazioni caritative dell’Emilia Romagna e hanno raggiunto tante persone in difficoltà sul territorio.”

ph. CIBUS

CIBUS 2022. Export ricetta per il futuro