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Policom al Cibus Tec Forum 2022 

Policom al Cibus Tec Forum 2022 

8 Novembre 2022

Due giorni per confrontarsi su Digitalizzazione, Sostenibilità, Sicurezza alimentare e ingredienti innovativi. La partecipazione di Policom al Cibus Tec Forum 2022 è stata l’occasione per portare la nostra testimonianza sul tema cruciale della Food Safety and Innovation trends.

Lo scorso 25 ottobre Tito Polimeni, sales / marketing director Policom è stato coinvolto in qualità di relatore all’interno di uno dei convegni organizzati sul tema della Food Safety & Innovations Trends. Policom è stata invitata da Smart Packaging HUB (e dalla regia della Zanichelli Meccanica S.p.A.) nella qualità di una PMI familiare che ha saputo investire negli ultimi anni tanto in tecnologie produttive quanto in processi atti all’implementazione della sicurezza alimentare e della qualità dei prodotti.

La nostra è stata quindi una testimonianza forte e che, probabilmente, accomuna diverse aziende italiane che negli ultimi anni hanno voluto (o dovuto) aprirsi ad un cambiamento che, prima di tutto, è visione strategica, perché rivolto a uomini e donne d’impresa, alla cultura aziendale e, di conseguenza, anche alle tecnologie produttive.

Durante il nostro intervento nella sala plenaria, di fronte a centinaia di studenti universitari, imprenditori e giornalisti, Tito Polimeni ha risposto alle domande di Margherita De Bac, giornalista di lungo corso del Corriere Della Sera e, anche a seguito del nostro intervento, ci siamo confrontati con diversi imprenditori, manager e tecnici dell’FDA e della Agenzia EFSA sui temi del convegno. 

Il contesto competitivo nel quale operiamo è caratterizzato dalla presenza di player eterogenei per dimensioni e offerta e, aldilà delle soggettive valutazioni in fatto di qualità percepita/offerta dei prodotti, la maggioranza di queste aziende, sono altrettanto certificate con gli stessi o simili standard internazionali. La domanda è stata: “Qual è allora il significato di sicurezza alimentare per le aziende, oltre le certificazioni?”

La sicurezza alimentare deve necessariamente partire da una visione aziendale di medio-lungo termine, inspirata ai valori aziendali, quindi alla formazione continua delle persone e ad un incessante ricorso alle tecnologie produttive. È necessario, a nostro avviso, sfatare il mito dell’impresa “artigianale” quale attività unicamente hand-made, che escluda ad ogni costo processi automatizzati ed integrati. Anche le piccole imprese possono e devono fondarsi su principi e tradizioni di artigianalità ma con una visione attenta e aperta alle tecnologie produttive. Così facendo, i processi produttivi, il lavoro delle risorse umane e la gestione della qualità aziendale indirizzeranno l’azienda verso prodotti più sicuri e, di conseguenza, con maggior competitività sui mercati di riferimento. Sarà quindi garantita formazione continua ed evoluzione delle skills di ogni collaboratore, e ci sarà quel continuo ed entusiasmante “mettersi in discussione” richiesto dal mercato e voluto dall’azienda per ideare e progettare prodotti migliori, alla conquista di nuovi mercati sempre più esigenti ed educati. 

In sostanza, non deve esistere una “comfort zone” garantita da enti certificatori o dai buoni feedback dei propri clienti. Il mercato si evolve ogni giorno e, spesso, si rende più complesso e articolato e, perciò, richiede aziende non solo leader nella qualità percepita ma, soprattutto, campioni nella sicurezza ed affidabilità nel tempo verso i propri consumatori

L’esperienza Policom è un chiaro esempio: il nuovo stabilimento di Campo Calabro, avviato nel dicembre 2019, ha marcato il passaggio dimensionale per la nostra azienda, più per struttura ed organizzazione che per dimensione oggettiva. Grazie all’importante investimento in tecnologie, anche secondo i principi di INDUSTRIA 4.0, abbiamo infatti raggiunto un netto miglioramento nella gestione dei processi produttivi, del controllo della filiera e del controllo qualità (con nostro laboratorio CQ interno) ma, soprattutto, la tecnologia non ha sostituito la “forza umana”, anzi vi è stato un incremento di personale pari al 100% in soli 3 anni. Ciò ha altresì permesso la riduzione dell’età media degli occupati, ed un incremento delle qualifiche e del livello di formazione nel tempo. Parimenti, non è variato il numero di certificazioni di qualità in possesso, ma ne è migliorato il livello certificativo (es: Livello massimo per IFS, e doppia A “AA Grade” per BRC). La combinazione quindi tra tecnologie produttive, efficienza produttiva, formazione del personale, controllo di qualità interno e processi di Ricerca & Sviluppo interni, determinano oggi prodotti più “sicuri”, migliori e in grado di aumentare le garanzie verso i nostri consumatori, sia essi B2B che B2C.

Si è poi parlato di esperienze dirette in tema di sicurezza alimentare. Nel nostro caso, abbiamo infatti testimoniato il nostro approccio e metodo sulla sicurezza derivante dal controllo delle aflatossine nei prodotti finiti e nei semilavorati di nostra produzione, e sulle esperienze maturate in contesti internazionali complessi e rigidi, quale il mercato giapponese.

Infine, dopo aver visitato diversi stand di aziende espositrici, abbiamo avuto il piacere di visitare anche gli stabilimenti dell’azienda Zanichelli Meccanica S.p.A. (ZACMI). L’esperienza si è quindi conclusa con una straordinaria cena tipica “parmigiana” con tutte le aziende aderenti allo Smart Packaging HUB, organizzata con successo e grande attenzione, come tutta la manifestazione, dai colleghi amici Laura e Marco dell’azienda ZACMI di Parma.

Policom al Cibus Tec Forum 2022